Il permesso di soggiorno per Carta Blu Europea ha recentemente subito alcune modifiche significative che ampliano notevolmente il bacino di potenziali richiedenti di questo permesso di soggiorno in Italia.

Il presente Articolo si concentra sulle possibilità di ottenere in Italia un permesso di soggiorno di lungo periodo (anche detto permanente), per i titolari di Carta Blu Europea rilasciata da altro Stato Membro e poi trasfertisti in Italia. Secondo quanto disposto dall’art. 9-ter del TUI, i cittadini di paesi terzi in possesso della Carta Blu Europea che abbiano risieduto legalmente per cinque anni all’interno dell’Unione Europea, di cui almeno due in Italia, possono richiedere il permesso di soggiorno per lungo periodo, della durata di 10 anni e facilmente rinnovabile.

Questa norma mira ad agevolare uno status si residenza stabile ed una maggiore integrazione del cittadino Extra UE altamente specializzato che si muove all’interno del territorio europeo.

Per una completa comprensione della possibilità di ottenere un permesso di lungo periodo da parte dei cittadini Extra UE in possesso di una carta blu Europea che si trasferiscono in Italia è necessario passare brevemente in rassegna le tipologie di permessi di soggiorno coinvolte, ossia (1) la Carta Blu Europea e (2) il permesso di soggiorno per lungo periodo, per poi esaminare la possibilità (3) di conversione del primo permesso nel secondo. (4) Infine, si darà atto disposizioni di Legge a tutela dell’unita familiare di questa categoria di cittadini Extra UE.

La Carta Blu

La Carta Blu Europea, disciplinata dall’art.27-quater TUI, è rivolta ai cittadini di Paesi terzi altamente qualificati e ne agevola l’ingresso in Italia per scopi lavorativi senza le limitazioni quantitative annuali che invece caratterizzano il rilascio dei visti di lavoratori non qualificati.

La Carta Blu Europea, come si evince dal nome, è un permesso di soggiorno regolato in modo uniforme da normativa Europea, proprio per la sua importanza strategia nell’attrarre verso l’Unione lavoro altamente qualificato.

In Italia l’iter per l’ottenimento della Carta Blu Europea solitamente si compone dei seguenti passaggi:

  1. una domanda di Nulla Osta da parte del datore di lavoro italiano allo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura competente;
  2. una successiva domanda di Visto Nazionale presso il Consolato Italiano da parte del lavoratore extra UE stesso;
  3. ed infine la domanda di Permesso di Soggiorno presentata in Italia dal lavoratore alla Questura competente.

La conversione della Carta Blu rilasciata da altro Stato Membro in una Carta Blu Italiana

Vi è però una procedura semplificata rispetto a quella descritta sopra. Nei casi in cui il richiedente extra-europeo sia già titolare di una Carta Blu Europea rilasciata da un altro Paese UE la procedura è semplificata. L’art. 27-quater co.17 del Testo Unico Immigrazione, prevede infatti che questa categoria di soggetti, dopo 18 mesi di residenza legale in un altro Stato Membro, possano entrare in Italia senza necessità di Visto e richiedere la conversione del proprio permesso di soggiorno estero in un permesso Italiano.

In particolare, è prevista la possibilità di entrare in Italia senza Visto e richiedere, entro un mese, il Nulla Osta presso lo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura.

Il Nulla Osta viene poi rilasciato entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda e consente il successivo invio della domanda di permesso di soggiorno italiano presso la Questura competente.

Infine, è opportuno evidenziare che la conversione del permesso non è richiesta per i primi 90 giorni di residenza in Italia, durante i quali il cittadino extra UE già titolare di carta Blu rilasciata da altro Stato può lavorare per una società Italiana presentando una semplice dichiarazione di presenza in Polizia.

Il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo

Il Permesso di Soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo è un fondamentale strumento giuridico per favorire l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi nell’Unione Europea.

L’accesso al permesso CE è vincolato a una serie di stringenti requisiti che spesso costituiscono un ostacolo per alcune categorie di migranti. Nello specifico, al fine di ottenere un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, è richiesto il rispetto, cumulativamente, delle seguenti fattispecie (Art. 9 TUI):

  1. Soggiorno regolare e continuativo: Il richiedente deve essere in possesso di un permesso di soggiorno valido da almeno 5 anni. La permanenza deve essere regolare e continuativa ed eventuali interruzioni sono ammesse solo se brevi e giustificate;
  2. Adeguata situazione economica: Il richiedente deve dimostrare un reddito annuo lordo non inferiore all’importo dell’assegno sociale, che per il 2023 è pari a €6.542,51;
  3. Alloggio idoneo: L’abitazione in cui il richiedente soggiorna deve rispettare i requisiti di sicurezza e igiene, comprovati da una certificazione di idoneità abitativa;
  4. Superamento di un test di conoscenza linguistica: A partire dal 2010 (Decreto del Ministero dell’Interno del 04 giugno 2010) è obbligatorio superare un test di italiano di livello A2, necessario per dimostrare un minimo livello di integrazione linguistica da parte del richiedente.

La conversione della Carta Blu Europea in permesso di soggiorno CE per soggiornarti di lungo periodo

La normativa relativa all’ottenimento del Permesso di Soggiorno per Soggiornanti di Lungo Periodo riserva un trattamento speciale a coloro che si siano spostati in Italia in qualità di titolari di una Carta Blu Europea già rilasciata da altro Stato UE e poi convertita in analogo permesso Italiano.

Ebbene, questa categoria di soggetti può chiedere al Questore competente il rilascio del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo dimostrando solo le due seguenti condizioni, che attengono al solo requisito temporale di un soggiorno minimo in UE di 5 anni:

  • Soggiorno legale ed interrotto nel territorio dell’Unione Europea con Carta Blu UE per 5 anni. La continuità della permanenza in territorio UE non è interrotta in caso di assenze dall’UE inferiori a 12 mesi consecutivi e non superiori a 18 mesi complessivi nei 5 anni.
  • Possesso da almeno 2 anni di una Carta Blu UE rilasciata dalle autorità italiane.

Il permesso di lungo periodo rilasciato a questa categoria di cittadini Extra UE riporta la dicitura “Ex Titolare di Carta Blu UE”.

I familiari di stranieri titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornarti di lungo periodo “Ex titolare di Carta Blu UE”

Lo straniero titolare di o richiedente un permesso di soggiorno per Soggiornanti di Lungo Periodo, può richiedere il rilascio della medesima tipologia di permesso di soggiorno anche per i propri familiari, a condizioni che anche questi soddisfino, in modo indipendentemente rispetto al richiedente principale (il possessore di un reddito), il requisito della residenza su suolo italiano per almeno 5 anni.

In particolare, è riportato di seguito l’elenco dei familiari che possono “seguire” il c.d. richiedente principale (titolare di un reddito)

  • coniuge non legalmente separato;
  • figli minori a carico;
  • figli maggiorenni a carico, qualora non possano provvedere al proprio sostentamento a causa del loro stato di salute che comporti un’invalidità totale;
  • genitori a carico, qualora non abbiano altri figli nel Paese di origine;
  • genitori ultrasessantacinquenni, qualora non abbiano altri figli nel paese di origine o questi siano impossibilitati al loro sostentamento per gravi motivi di salute.

È opportuno dare risalto al fatto che anche per i familiari dello straniero titolare di un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo con annotazione “Ex titolare di Carta Blu UE”, valgono le medesime regole circa il requisito temporale per l’ottenimento del permesso di lungo periodo: devono aver soggiornato legalmente ed ininterrottamente nell’Unione Europea per 5 anni di cui gli ultimi 2 specificatamente nel territorio italiano.

Conclusioni

L’articolo 9-ter del TUI rappresenta quindi un importante strumento per favorire l’integrazione stabile e la mobilità dei lavoratori altamente qualificati nell’Unione Europea e dei loro familiari. Infatti, i titolari di Carta Blu Europea e i loro familiari possono accedere allo status di soggiornante di lungo periodo in Italia con criteri più favorevoli rispetto agli altri cittadini stranieri, a cui è preclusa la possibilità di soddisfare il requisito di permanenza quinquennale utilizzando la permanenza in uno Stato membro diverso dall’Italia, e devono invece aver trascorso tutti 5 gli anni in Italia.

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