Chi ha diritto alla protezione internazionale?

In base alla legge Internazionale, europea e nazionale applicabile, un cittadino di un paese terzo (non cittadino dell’UE) può beneficiare di protezione internazionale nei seguenti casi:

  • Se, tornando nel loro paese d’origine, rischiano di essere perseguitati per motivi di religione, ateismo, razza, etnia, nazionalità, opinioni politiche, orientamento sessuale o appartenenza ad un altro gruppo sociale particolare. Questo genere di atti sono considerati “Persecuzione”.
  • Se, tornando nel loro paese d’origine, rischiano di essere soggetti alla pena di morte, all’esecuzione, a trattamenti inumani e degradanti o a violenze indiscriminate in contesti di conflitto armato. Questo genere di atti sono considerati “gravi danni alla persona”.

In ogni caso, è importante sapere che non è possibile richiedere protezione internazionale in uno Stato europeo se non si è già sul loro territorio. Pertanto, ad esempio, non è possibile richiedere protezione internazionale in Italia se si è nel proprio Paese d’origine.
Inoltre, si prega di notare che le ragioni economiche non correlate alla persecuzione non sono considerate una ragione sufficiente per ottenere la protezione internazionale ai sensi della legge applicabile.

Qual è l’autorità competente che esaminerà la sua domanda di protezione internazionale?

In Italia, l’autorità competente che esamina le richieste di asilo è la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale.
Si prega di notare che l’unico stato europeo competente ad esaminare la domanda di asilo è il primo Paese di arrivo nell’Unione europea. Pertanto, se l’Italia è il vostro primo Paese di arrivo nell’Unione Europea, l’Italia è l’unico Stato competente ad esaminare la vostra domanda in Europa.
Ne consegue che se si richiede la protezione interna in un altro paese europeo e le autorità di tale paese sono informate del primo arrivo in Italia (ad esempio, a causa del fatto che le impronte digitali sono state prese in Italia), molto probabilmente respingeranno la vostra domanda di protezione come inammissibile.

Come posso richiedere protezione internazionale?

Potete candidarvi presso la Questura della città italiana in cui vi trovate, oppure presso un ufficio della polizia di frontiera se vi trovate ai confini nazionali. Selezionando la città in cui vi trovate, è possibile trovare la posizione specifica e l’orario della sede della Questura più vicina su questo sito web: https://questure.poliziadistato.it/
Se si desidera richiedere la protezione internazionale, si deve fare domanda il più presto possibile, soprattutto se siete in Italia e non disponete di un visto o di un permesso di soggiorno per risiedere legalmente in questo paese.
All’atto della candidatura, vi verrà richiesto di compilare un modulo specifico (chiamato C3) per comunicare i vostri dati personali, il vostro paese di origine, l’itinerario seguito nel vostro viaggio verso l’Italia, i vostri precedenti luoghi di residenza, e una breve spiegazione dei motivi a sostegno della domanda di protezione internazionale. Inoltre, se li avete, vi verrà chiesto di mostrare i documenti di identità.
Qualche tempo dopo la data della domanda, sarete contattati per un colloquio presso la Commissione Territoriale competente. Durante questa intervista, vi verrà chiesto di parlare ampiamente e in dettaglio delle ragioni per cui avete lasciato il vostro Paese di origine e del motivo per cui non desiderate tornarvi.

Quale potrebbe essere l’esito della mia domanda di asilo?

Ci sono tre possibili risultati di una domanda di protezione internazionale in Italia:

  1. Status di rifugiato. Questo status vi sarà concesso se la Commissione Territoriale che vi intervista è convinta che, nel caso in cui torniate nel vostro Paese di origine, sareste realmente a rischio di “persecuzione”. Si veda la sezione A.1 di questo articolo per leggere del significato di persecuzione.
  2. Protezione sussidiaria. Questo status ti sarà concesso se la Commissione Territoriale che ti intervista è convinta che, in caso di ritorno nel tuo Paese di origine, saresti in reale pericolo di subire “gravi danni alla persona”. Si veda la sezione A. 2 che cosa significa grave danno.
  3. Protezione speciale. Tale status potrà esservi concesso dalla Commissione Territoriale qualora il vostro Paese sia caratterizzato da sistematiche e continue violazioni dei diritti umani che potrebbero avere su di voi effetto, o se potete dimostrare la vostra piena integrazione in Italia e il vostro distacco di fatto dal Paese di origine, per esempio, perché avete vissuto lontano dal vostro Paese di origine per molti anni e avete famiglia in Italia.
  4. Rigetto. Si tratta di un esito negativo di una domanda di protezione internazionale, e significa che la Commissione territoriale non ha previsto nessuno dei rischi reali e gravi di cui sopra in caso di ritorno nel vostro paese di origine. Un rigetto significa che, in base alla normativa vigente, non hai più il diritto di risiedere in Italia o in qualsiasi altro Paese dell’Unione Europea.

L’impugnazione

In caso di rifiuto, è possibile presentare ricorso contro la decisione negativa entro 15 o 30 giorni, a seconda del caso.
Chiedete l’assistenza legale di un avvocato per presentare ricorso contro il rigetto se desiderate contestare l’equità e la legalità del risultato negativo.

Validità di un permesso di soggiorno come beneficiario di protezione internazionale

Il permesso di soggiorno concesso ai cittadini di paesi terzi che sono riconosciuti come rifugiati o beneficiari di protezione sussidiaria è valido per 5 anni ed è rinnovabile senza limitazioni.
Il permesso di soggiorno concesso alle persone che ricevono una protezione speciale dura 2 anni.
In entrambi i casi, il permesso di soggiorno dà diritto a lavorare in Italia.

Dove posso trovare assistenza legale e consulenza?

Il Dipartimento Immigrazione del nostro Studio Legale potrebbe non avere sempre la capacità operativa di assisterla, soprattutto se non vive a Milano, ma puoi trovare un referente dove cercare assistenza legale per ogni regione italiana al seguente link: https://www.asgi.it/sezioni-territoriali/
Se sei a Milano, puoi anche metterti in contatto con NAGA, una ONG che assiste i richiedenti asilo. A tal fine, visitare il seguente sito web: https://naga.it/contatti/
Se sei a Torino, puoi anche metterti in contatto con MOSAICO, un’altra ONG che assiste i richiedenti asilo. A tal fine, visitare il seguente sito web: https://www.mosaicorefugees.org/contatti/
In ogni caso, se contattate il nostro studio legale e non siamo nella posizione di assistervi direttamente, vi aiuteremo a trovare un professionista disponibile vicino al vostro luogo di residenza.