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L’Italia è uno dei Paesi più importanti nel mondo della Moda: la presenza delle sedi dei principali marchi, il prestigio del ‘Made in Italy’, nonché l’organizzazione di eventi come la Milano Fashion Week, rendono il nostro Paese una delle mete principali per chi opera in questo settore.

La fama internazionale dei marchi, degli eventi e delle opportunità nel settore rendono indispensabile la presenza sul territorio di figure professionali provenienti dall’estero.
In questo articolo verranno esaminate le opzioni di Visto a disposizione di modelli e modelle extra europee interessate ad entrare in Italia per sfilare, partecipare a set fotografici, incontrare rappresentanti dei marchi con cui si intende collaborare etc.

Esiste un visto per modelli/e?

Il primo chiarimento necessario riguarda l’esistenza di un visto ad hoc per modelli e modelle.
Ad oggi, non è previsto un visto specifico per queste figure professionali, ma in base alle esigenze si hanno diverse alternative.

1. Visto per Affari

La prima possibilità per modelli e modelle di nazionalità extra-UE/SEE che hanno necessità di entrare in Italia è il Visto per Affari.

Per ottenere un visto per affari è sempre necessario essere in possesso di adeguati mezzi economici di sostentamento, disponibilità di un alloggio (prenotazione alberghiera, dichiarazione di ospitalità etc.), assicurazione sanitaria che rispetti i requisiti previsti dal Consolato o Ambasciata di riferimento.

Oltre a questi documenti, è sempre necessaria ai fini del rilascio del Visto una lettera di invito da parte della società che invita il modello o la modella. Questa lettera dovrà contenere il periodo, le finalità del viaggio, le attività che verranno svolte, chi coprirà i costi e tutte le informazioni utili ai fini del rilascio. La lettera deve essere firmata da un rappresentante legale della Società invitante.

Questo visto permette l’ingresso in Italia per un periodo che non supera i 90 giorni ogni 6 mesi, e consente di partecipare ad eventi, casting, incontrare potenziali marchi con cui collaborare in futuro e attività simili.

Di norma, viene rilasciato nel giro di 15 giorni lavorativi.

Si noti, tuttavia, che questo visto non consente l’attività lavorativa retribuita. Proprio per questo motivo, le sfilate non rientrano all’interno delle attività consentite dal Visto per Affari, in quanto si tratta di lavoro retribuito.

2. Visto e Permesso di Soggiorno per Lavoro Autonomo

Al fine di svolgere attività lavorativa retribuita per una società Italiana, il modello o modella interessati a fare ingresso in Italia hanno la possibilità di richiedere il Visto e Permesso di Soggiorno per Lavoro Autonomo.

Questo tipo di visto è soggetto a limiti numerici, definiti ogni anno dal Governo nel Decreto Flussi. Per il 2024 sono previsti 700 visti per lavoro autonomo.

I requisiti per richiedere il visto per lavoro autonomo sono i seguenti:

  • Reddito annuo lordo nell’anno precedente alla richiesta pari a circa 8.500 euro. In alternativa, è possibile presentare una o più proposte di collaborazione firmate da clienti italiani che garantiscano un compenso annuo lordo superiore alla cifra sopracitata;
  • Disponibilità di un alloggio;
  • Assicurazione sanitaria valida per i primi 30 giorni dall’ingresso in Italia;
  • Nulla Osta per l’esercizio dell’attività di libero professionista rilasciato dalla Camera di Commercio;
  • Nulla Osta all’ingresso in Italia rilasciato dalla Questura;
  • Risorse economiche sufficienti per l’avvio e lo svolgimento della specifica attività, attestate da un contro corrente o da una o più proposte di incarico firmate, le quali garantiscono un compenso annuo lordo di almeno 20mila euro circa.

La procedura inizia con l’inoltro della richiesta del Nulla Osta alla Camera di Commercio e alla Questura.

Una volta ottenuti questi certificati, si potrà procedere con la richiesta del Visto presso il Consolato del luogo di residenza all’estero della modella/o.

In seguito all’ottenimento del Visto e al successivo ingresso in Italia, si dovrà procedere con la richiesta di permesso di soggiorno, la registrazione delle impronte digitali presso la Questura competente da parte del richiedente e la presentazione della documentazione rilevante in originale.

Il permesso di soggiorno per lavoro autonomo ha una validità massima di 1 anno, rinnovabile poi a cadenza triennale.

Si noti che già dall’ingresso in Italia con Visto il modello/a straniero potrà svolgere attività lavorativa e partecipare a sfilate, ricevendo compensi e pagando i contributi fiscali e previdenziali dovuti.

Scritto da Pietro DerossiAchraf Fadhel

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